TERAPIA VIBRAZIONALE

Definizione 2024-10-02T10:23:03+00:00

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Per conoscere la Terapia Vibrazionale occorre sapere che il suono, per come lo conosciamo noi, è una costruzione del nostro cervello; ciò che esiste in natura è la vibrazione delle molecole d’aria che arriva fino al nostro orecchio e al nostro corpo.

Ad esempio, una sedia che cade muove le molecole d’aria intorno a sé con una velocità legata alla potenza dell’impatto; queste molecole arrivano all’orecchio e da qui al cervello, che le elabora creando ciò che noi viviamo come suono. Ma le stesse molecole arrivano anche al corpo, con la stessa intensità. Per questo motivo ci sono ottimi musicisti non udenti che, nonostante i danni all’orecchio, percepiscono le vibrazioni attraverso la pelle e i muscoli del corpo. 

Ecco un video per chi vuole approfondire l’argomento.

 

Non tutti sanno che la forza delle vibrazioni è tale da poter incidere persino sulla materia; gli studi al riguardo hanno portato, da pochi decenni, alla nascita di una corrente autonoma della fisica, la Cimatica, con scoperte davvero interessanti. Possiamo vederne i risultati in questi video.

 


Oggi abbiamo molti esperimenti che mostrano come le vibrazioni che raggiungono il nostro corpo siano in grado di fornire informazioni alle nostre molecole su come disporsi, riprodursi e persino come modificare la loro struttura.

Vi propongo due video che riassumono alcune sperimentazioni mediche su questo argomento.

 

Da questi video è possibile capire che ogni suono è capace di influenzare il nostro organismo, ma è importante sapere che non tutte frequenze hanno effetti benevoli. Vi propongo ora un video che mostra chiaramente come alcuni suoni (432Hz) possano organizzare le nostre cellule in modo ordinato, per aiutarle a lavorare in modo armonico, mentre altre frequenze (440Hz) possono disperderle, provocando un malfunzionamento generale.


Queste scoperte richiamano, in modo sorprendente, le conoscenze millenarie delle discipline orientali, ma le arricchiscono di informazioni che ci permettono di incidere in modo più puntuale su numerose problematiche.

Se vi hanno mai auscultato i polmoni, saprete già che un organo malato emette suoni diversi da un organo in buona salute; il musicoterapista clinico è costantemente aggiornato in questo campo, così moderno e straordinariamente veloce nell’ottenere nuove informazioni, ed è capace di proporre le frequenze ottimali per lavorare sul disturbo del cliente.

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