Summertime – Gershwin Armstrong Fitzgerald
L'INTESA
Ecco una delle relazioni musicali più riuscite della storia: la melodia di Gershwin, la tromba leggera di Armstrong e la delicatezza della voce di Ella.
COME CI RIESCE?
La caratteristica principale di questo brano sono i glissandi, lo scivolare da una nota alla successiva passando attraverso il mare di suoni che ci sono in mezzo.
Forse qualcuno non sa di cosa parlo. A scuola ci insegnano che le note sono 7, ma non ci dicono che questa è una convenzione; fra una nota e l’altra c’è un mondo di suoni che non vengono considerati dalla musica perché occorre un orecchio molto allenato per distinguerli. Potremmo paragonarlo ai colori; tutti sappiamo che esiste il blu, ma è anche vero che esistono moltissime sfumature di blu.
Ascoltando la tromba di Armstrong questo effetto compare fin dalla prima nota; lo stesso si può dire della voce di Ella. Non prendo semplicemente delle note, loro scivolano da una nota all’altra con leggerezza, facendoci scoprire suoni di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza. Ne risulta una sensazione di ricchezza e di profondità.
Questa tecnica però è pericolosa; se ci si ferma troppo su uno di quei suoni intorno alle note classiche, si percepisce subito il senso di stonatura. Qui non accade, e questo mostra lo spessore artistico dei due interpreti.
COSA CI INSEGNA
Trovo che questo brano sia un grande insegnamento per tutti noi, che viaggiamo sulla superficie della vita dando più importanza alle cose futili che a quelle importanti. Siamo angosciati per la voglia di vivere mille esperienze e ci ritroviamo con la sensazione di non avere in mano nulla di valido.
Per cosa sono al mondo? Quali sono le mete importanti da raggiungere?
Tutto il resto fornisce colore e arricchisce la vita (anche le banalità, perché no?), l’importante è che non distolgano dal cammino principale. Altrimenti la nostra vita risulta stonata.
COME CI AIUTA LA MUSICOTERAPIA
Ogni brano musicale viene costruito su una semplice sequenza ritmico-melodica; il resto sono abbellimenti, variazioni e passaggi secondari.
Vivere la musica con questa consapevolezza è un allenamento che aiuta a non perdere la strada principale nella vita di ogni giorno.
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